mercoledì 6 aprile 2011

LEXOTAN, MON AMOUR

   La calma si irradiava dallo stomaco verso la periferia dell'organismo; la sentiva scendere lungo le braccia fino alla punta delle dita: come la carezza di un amante, come un fiotto di sangue caldo, che il cuore pulsasse con forza dentro le arterie. Il ritmo cardiaco rallentava, il respiro si faceva più lento, i movimenti degli arti morbidi e pastose le parole nella bocca. Piano piano il sonno prendeva il sopravvento; la paura del mondo intorno a lei avrebbe ben presto lasciato la realtà, pur continuando a perseguitarla nei sogni; ma lì, nessuno si sarebbe fatto male sul serio.

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